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DI RITORNO DA VALENCIA

Un viaggio, forse, non movimentato come quelli di cui mi era capitato di leggere, ma comunque molto emozionante e pieno di cose belle, non ultima partire dall’Italia con un tempo tardo invernale e ritrovarsi nella migliore delle primavere.

Non ho una scansione temporale precisa delle visite perché siamo rimasti stanziali, ospitati dal sorprendente hotel Ilunion Aqua 3, ma la parte miglioreper me sono state le passeggiate di trasferimento perdendoci fra le strade della città, con il naso in su, anche se questo personalmente ci è costato qualche innocuo incidente.

Abbiamo vissuto la città un po’ come cittadini qualunque, spostandoci ora a piedi, ora in metro e godendoci la storia, il cibo (paella, gazpacho, sangria e patatas bravas su tutti) e non ultimo il mare di questa città spesso non abbastanza considerata.

Una città inclusiva che ha molto da raccontare, fra passato e futuro, dalla Lonja de la Seda con le sue memorie arabe e il giardino degli agrumi, al Museo della Ceramica tutto condito con i racconti della guida Sonia preparata ed innamorata del posto in cui vive; ugualmente affascinante il modernissimo e affascinante Oceanario con il museo della scienza e della tecnica, e senza dimenticare la Estacion Norte, un vero gioiello, che ci ha riportato ad un’epoca in cui viaggiare era davvero un’avventura.


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