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Namibia

Un viaggio in Namibia, di per se, è già una meraviglia, ma se a poterlo fare, in barba a tutte le difficoltà, sono 4 amici in carrozzina, allora è veramente un sogno che si realizza!Il nostro gruppo è formato da 10 persone, tutte elettrizzate e perplesse allo stesso tempo. L’Africa è sì foriera di bellissimi paesaggi, tramonti mozzafiato, animali selvaggi, ma anche, almeno nell’immaginario comune, priva di strutture adatte a chi come noi, vive su una sedia a rotelle.Non è nel nostro stile evitare le sfide e perciò con la nostra associazione Strabordo, ci lanciamo nell’organizzazione, coinvolgiamo anche il console onorario della Namibia che ci da il gratuito patrocinio e partiamo!!E’ il viaggio zero, non sappiamo di preciso cosa troveremo: questo rende ancora più stuzzicante il tutto!Atterriamo nella capitale, Windhoek, una città ordinatissima, scivoli, rampe, raccolta differenziata ovunque: non è proprio quello che ci aspettavamo! Meglio così, la prima lezione è forte e chiara: via i preconcetti!Prendiamo in affitto le nostre jeep, un po’ alte in verità, ma con il piccolo stratagemma di mettere delle corde che ci portino più vicino gli appigli e un bello sforzo, salire a bordo diventa possibile. Valige, acqua, una piccola tenda che fungerà da bagno portatile, un piccolo compressore, corde e tutto il necessario per ogni evenienza, senza dimenticare le nostre carrozzine: carichi fino all’inverosimile; partiamo !Gli spettacoli che appaiono davanti agli occhi sono superiori ad ogni aspettativa. Orizzonti senza limiti, 360° di una sterminata pianura che un attimo dopo si erigono in una catena montuosa, dune di un incredibile colore rosso che sembra quasi incendiare lo sguardo si confondono con il grigio di un oceano perennemente avvolto dalla nebbia che getta una sinistra luce, su relitti di vecchie navi che affiorano un po’ ovunque.Con un colpo di fortuna riusciamo ad incontrare un gruppo di indigeni, gli Himba, dalla caratteristica pelle rossa e dai bellissimi e fieri volti. Il tutto accompagnati quasi continuamente da animali di ogni tipo: giraffe titubanti, che indugiano prima di abbassare il lunghissimo collo, prima di bere davanti ai nostri occhi sgranati. Piccoli di struzzo che richiamati dalla mamma , si allontanano per sparire inghiottiti dai cespugli. Rinoceronti apparentemente innocui ma che ci fanno fermare per qualche istante il cuore, troppo vicini; loro, e troppo esposti; noi !Un leone, che assolutamente privo di pudore, si accoppia frettolosamente sotto i nostri occhi increduli e divertiti.Foche che si alternano a delfini nel circondare la nostra piccola imbarcazione mentre tutto intorno l’aria è letteralmente spostata da una miriade di uccelli, alzatisi all’improvviso, da non si sa dove, come al ciak di un segreto regista.Per finire, con l’incontro decisamente ravvicinato, con un piccolo gruppo di ghepardi, terribilmente eleganti, che per pochi momenti, grazie ad una ruota a terra , ci offrono un ultimo brivido prima di tornare con i piedi per terra: è ora di ritornare a casa.Ultima sera: in un lodge straordinariamente accessibile, come del resto tutti quelli che abbiamo trovato fino ad ora, una parete di vetro delle nostre camere ci dà l’opportunità di godere di un cielo incendiato da un tramonto inverosimile mentre animali di ogni sorta brucano, ignorando la nostra presenza, a pochi passi da noi: è veramente difficile trattenere le lacrime.Difficile fare un bilancio: che dire quando uno torna dal paradiso?! Ci accompagna soltanto il rammarico di essere dovuti ritornare. Dopo spazi così grandi, i nostri finiti orizzonti, sembrano decisamente fuori misura! Non resta che consolarsi, carezzando i nostri familiari ghepardi e chiudendo gli occhi immaginare di sentire ancora un caldo torrido e odori sconosciuti che ci avvolgono.


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